CHI SIAMO
La nostra storia
1980: Nella famiglia D'Antoni nasce Lucia la terza di tre figli, attesa con amore e con gioia: cerebrolesa . Smarrimento, preoccupazione, primi contatti con la disabilità. Superato questo primo momento di panico tutta la famiglia ha cominciato ad affrontare le difficoltà che questa nuova vita preannunciava. Avevano solamente la consapevolezza di non essere soli e con la serenità di un "cielo azzurro" hanno iniziato questo percorso. C'era la necessità di capire e farsi capire da Lucia, la quotidiana osservazione dei suoi gesti e dei suoi suoni. E, accanto alle tante ombre rappresentate dalle difficoltà si intravedevano alcune luci. Si apriva e si sviluppava un rapporto intenso, e anche se Lucia apparentemente sembrava non capire, manifestava la consapevolezza che era amata e accettata. Spinti da questa forte motivazione nel 1996 nasce l'Associazione Cieli Azzurri e nel minor tempo passa dalla fase progettuale a quella operativa. Cieli Azzurri nasce anche con lo scopo di offrire assistenza e sostegno alle famiglie con portatori di handicap, profondamente disagiate e isolate in una società che spesso tende a ignorare i gravi problemi cui sono sottoposte. Inizialmente è stata reperita una sede presso la scuola elementare "Marco Aurelio" di Guidonia, che, pur non essendo definitiva, ha permesso di aprire il centro diurno ed iniziare l'attività, anche se con mezzi limitati e con l'unica risorsa dello spirito di abnegazione e della buona volontà di alcune volontarie che hanno offerto il proprio tempo ed il loro spazio interiore alla cura dei ragazzi che frequentano il centro stesso. Successivamente è sorta la necessità di avere una sede più grande visto l'aumento di richiesta da parte di alcune famiglie venute a conoscenza del centro diurno e con molti sacrifici la sede operativa è stata trasferita in via Roma 122 formata da due locali e con un costo di affitto mensile di circa 2.000.000. di lire, tutto ciò per circa tre anni fino a quando si è venuto a conoscenza di una sede che poteva corrispondere alle esigenze dell'associazione, una ex scuola materna sita in Villalba a via Trento, si trattava di un locale dell' istituto case popolari che attualmente ristrutturata è diventata la sede ufficiale. In pochi anni l'Associazione, sostenuta dall'amore e dalla generosità degli operatori e dalla fiducia e consenso delle famiglie, ha visto crescere l'interesse sociale configurandosi sempre più, date le carenze strutturali del territorio, come un servizio necessario per l'integrazione ed il recupero delle potenzialità residue dei ragazzi. I ragazzi disabili che attualmente frequentano il centro diurno sono 15 tutti con un ritardo psico – motorio medio grave, l'attività comprensiva del servizio mensa esterno, si svolge con orario continuato dalle ore 9,00 alle ore 15,00. In quest'arco di tempo con l'aiuto di personale specializzato e di volontari vengono svolte svariate attività: teatro, musica, ceramica, giardinaggio, autonomia, cucina, pittura e disegno, digitazione al computer . Ogni anno nel mese di luglio viene programmata una vacanza al mare di circa 10 giorni a Tarquinia Lido ma interamente a spese delle famiglie che hanno la possibilità economica di poter sostenere i costi. L'associazione dispone di due pulmini per trasporto disabili che regolarmente la mattina passa presso ogni abitazione e, i ragazzi vengono accompagnati al centro e nel pomeriggio a casa. Al momento l'associazione non ha sostegno economico da parte di nessun Ente Pubblico riesce solamente in parte a sostenere le spese auto - finanziandosi con la vendita di Natale, le uova di Pasqua e il tesseramento dei soci sostenitori, le offerte di alcuni privati che si fanno carico dei problemi di Cieli Azzurri con delle iniziative di raccolta fondi, e un piccolo contributo mensile dato dalle famiglie dei ragazzi che frequentano il centro diurno. Gli obiettivi generali di Cieli Azzurri sono: erogare un servizio qualificato che permetta di interessare gli utenti per l'intero arco della giornata; promuovere contemporaneamente la presenza attiva delle famiglie e la loro partecipazione alle attività del centro; facilitare l'attività di comunicazione all'interno ed all'esterno dei diretti interessati attraverso il sostegno e la condivisione quali strumenti necessari per evitare l'isolamento e l'emarginazione.